Non sono un'amante dello stile minimalista, per questo motivo non sono mai stata attratta dalle creazioni di
Jil Sander, almeno fino alla collezione P/E 2011. Una collezione, pur nella sua semplicità, difficile da descrivere, che qualcuno ha definito techno-couture, di sicuro una delle più riuscite ed apprezzate della Milano Fashion Week. Un sapiente gioco di volumi, forme a prima vista essenziali che nascondono costruzioni sartoriali, classiche t-shirt di cotone che sfociano in enorni gonne arricciate fino ai piedi. I colori fluo creano un effetto scenico di grande impatto, così come i tessuti utilizzati: nylon, gabardine, taffetà e seta.Uno stile eccentrico ma sofisticato sottolineato da una perfetta fusione di sonorità tra le musiche di Psycho di Bernard Herrmann e Busta Rhymes.
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